8, 12 marzo o SEMPRE?

08.03.2024

DONNA E SOCIETA' OGGI

Ogni festa della donna cerco di scrivere qualcosa che possa racchiudere le domande che mi faccio... Non è semplice.

In questi 2 anni mi sono avvicinata a molte donne che mi hanno raccontato l'essere femministe… ho avuto la possibilità di leggere, ed osservare con questi occhiali diversi aspetti.

Il primo aspetto che ho osservato è 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀… il tampax nella manica della felpa per non far vedere che anche noi come ogni donna abbiamo le mestruazioni.

Il 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐜𝐚𝐦𝐨𝐭𝐚𝐠𝐞 di ogni genere tra pillole magiche e altri medicinali per fare in modo di "non vivere" da donna gli aspetti "scomodi (alla società)" della nostra ciclicità.

𝐈𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨: altro aspetto da osservare bene… questo aspetto è da osservare insieme al grande argomento della parità dei diritti tra cui il voto.

Dal punto di vista lavorativo alla donna vengono garantite le "pari opportunità"… ma cosa significa? Una donna con figli che sceglie di lavorare può fare la stessa carriera di un uomo? Una donna con figli che decide di non avere un lavoro "retribuito" (casalinga), non merita una retribuzione per crescere i suoi figli, cittadini che lavoreranno e pagheranno le tasse? sono davvero riconosciute le "potenze" di una donna? O Viene chiesto alla donna di fingere di essere un uomo?

Ma noi donne quando vogliamo le pari opportunità…. Cosa ci significa? Significa fare finta che anche quando abbiamo dei figli saremmo disponibili a fare trasferte, orari extra etc etc oppure vorremmo che il mondo del lavoro ci venisse incontro per agevolarci nel fare le mamme?

La carriera di una donna, come dice il Buon Antonio (mio consulente del lavoro), può essere veramente come quella di un uomo, ma quanti figli può avere per poterlo fare?

… tanto vasto come argomento quanto quello che adesso affronterò…. Perché la libertà della donna passa attraverso i pensieri della donna stessa.

𝑸𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂? Parliamo del banale, per trasportarlo poi nel più serio…. Parliamo di peli.

Chi non si fa i peli alzi la mano!

A chi l'ha alzata voglio dire "Grandissime!, vi ammiro!

Vi siete mai chieste il perché ci lanciamo in bagno a farci i peli al primo invito al mare o al primo sole? Per chi facciamo le sedute dall'estetista? Per NOI o per gli altri? Cioè voglio dire, ok ti potrebbe anche non piacere la tua ascella con il pelazzo lungo, ma lo tagliamo perché non siamo abituate? Perché ci da fastidio? Perché altrimenti tutti ci guardano male?

La domanda è se nel cartellone della marca famosa di calze ci fosse quella bellissima Belen con il braccio alzato, la mano dietro la testa ed il pelo lungo scuro che esce dalla sua ascella o dal bikini fucsia … secondo voi quanto la società si indignerebbe? E se in quei cartelloni ci fossero sempre state donne con peli sulle gambe, sotto le ascelle e linguini tenuti al naturale come vivremmo oggi la nostra peluria?

Insomma, voglio dire, sicuramente la natura quando ha pensato di metterci il pelo non ha sicuramente pensato "Partorirete con dolore e sapete cosa? Vi dovrete tagliare i peli tutta la vita!" - penso che abbia pensato ad un'immagine diversa… di protezione, di barriera da ciò che potrebbe attaccare dall'esterno…. (la stessa cosa vale per i peli del naso e della schiena degli uomini).

𝐃𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨….. 𝐦𝐚 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨? 𝐎 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐢𝐮̀, 𝐜𝐡𝐢 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 "𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢" 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀?

Oggi dire essere femministe vuol dire guardare i comuni pregiudizi con occhi diversi domandandosi sempre la motivazione che ci porta a pensarla così...

𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐓𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐞𝐦𝐢, 𝐩𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨…

Sei pronta a chiederti se tutte le azioni che fai sono per te o per gli altri o per il benestare della società?